dijous, 20 de desembre del 2012

LA MORTE DI JOAN CONFLENT



Joan Conflent, un vecchio marinaio che viveva nel numero trentanove, era convinto che l'opposto alla morte non era strettamente la vita, ma piuttosto
la memoria. Senza ricordi, senza l’esercizio de rimembrare il tempo passato, la vita humana diventava identica a quella che fanno i vegetali.
Di maniera che, come un ginnasta, curava la sua memoria, alimentandola ed esercitandola costantmente. No viveva per null'altro.
Un giorno morì, come tutti noi abbiamo l'abitudine di fare. Il dottore diagnosticò che la morte gli sopraggiunse come conseguenza di un'emorragia cerebrale. La moglie, Maria Garí, fu più esplicita:
–È stato un'emorragia di memoria. Io l'avevo avvertito, ma lui non volle darmi retta.
Tre anni dopo, mentre Maria scopava sotto uno scaffale, trovò dei pezzetti di un ricordo di suo marito. Era come il piccolo frammento di un bicchiere di vetro, in cui rimaneva ancora in movimento una scena della sua gioventù.

***
(Del llibre El carrer dels Bonsais de Manel Alonso i Català (Premi Benvingut Oliver de Narrativa, 1999), traductor Antoni Rovira)

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