divendres, 9 de març del 2018

EVOCO



Evoco le canzoni
che accompagnano le lunghe schiere di carovane
alla conquista di uno spazio in bianco,
e un'altra volta tengo in sospeso l'intensità di ogni vocabolo.

Cammino giorno e notte per un paesaggio inventato
mentre penso alle ore spiegazzate e buttate al cestino,
anche alle altre in cui prendevano corpo ed anima
esseri con cui giocai a forgiare finzioni verosimili.

Evoco e mi lecco le ferite come un gatto vecchio
che, altezzoso e superbo, si nega ad assumere le sconfitte.

Evoco e scrivo con animo di vendetta con gli artigli di un gatto. 

***
Traduzione di Antoni Rovira.